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Mostra del Cinema di Venezia 2008

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Spettacoli

 

Leone d'Oro a Mickey Rourke

65sima Mostra interessante, ma senza picchi

Al Lido prestazione da Oscar di Charlize Theron

Pollice verso in Passerella

"Parada", una storia vera di bambini sfruttati

 

Leone d'oro a Mickey Rourke

 

Lido - Leone d'oro a Mickey Rourke, anzi no a “The Wrestler” di Darren Aronofski. In effetti il trionfatore é il lottatore Rourke tornato dopo anni di silenzio a una grande interpretazione. Il regolamento gli ha impedito di vincere la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile e lui ha portato al successo il suo film. Salendo sul palco delle premiazioni più che a sorpresa, ma tutto il pubblico ha gradito il ritorno del vecchio leone. “So bene cosa significhi stare su un ring e tenere il pubblico in mano”, ha detto questo con i suoi occhi di eterno ragazzo mentre ci raccontava la storia di Randy "The Ram" Robinson, vecchia gloria del wrestler. Film asciutto, duro, con inquadrature efficaci, un’inchiesta sui sentimenti. Coppa Volpi invece a Silvio Orlando troppo spesso messo da parte dalle giurie. Saltano le favorite americane Theron e  Basinger per la Volpi al femminile e il premio va a Dominique Blanc per "L'Autre". Discorso a parte per "Teza" di Haile Gerima, film etiopico di straordinaria intensità che alla fine porta a casa il Premio Speciale della Giuria e il Premio "Osella" per la migliore sceneggiatura. Poteva vincere, ma in ogni caso ha portato il cinema africano tra i premiati. Bravi attori, montaggio e regia. Aleksey German con  "Paper Soldier" ha conquistato il Leone d'Argento.  di Giovanna Votano

 

65sima Mostra interessante, ma senza picchi, Coppa Volpi a Silvio Orlando

 

Lido - E' tempo di bilanci per una Mostra interessante, ma senza picchi. Anche se le star, tutto sommato, ci sono state da Clooney a Pitt, che un anno dopo ha finalmente ricevuto la Coppa Volpi per la sua interpretazione in Billy the Kid. Affondati i film francesi, tranne che "L'Autre" con la Blanc e “Le spiagge di Agnese” della Varda. I film americani hanno riproposto il tema della guerra in Iraq con il bel film della Bigelow, delusissima e poi scappata dalla Mostra senza premi. Bene Demme con “Rachel getting marriage” e “The Wrestler” di Aronofsky. Straordinarie le interpretazioni non premiate di Charlize Theron e Kim Basinger in “The Burning Plain”. Brava Anne Hathaway merita senza dubbio, almeno, una Nomination all’Oscar. Brava anche Marisa Tomei. Tra gli uomini, molte le buone interpretazioni, ma Rourke stavolta è stato una spanna sopra tutti. La sorpresa è venuta “Teza” di Haile Gerima, una sorta di “Heimat” etiopica, la saga di un popolo, della sua cultura, Tra gli italiani, benino Pupi Avati con “Il papà di Giovanna”. Silvio Orlando resta una delle più limpide e straordinarie carriere di attore completo, eclettico, di grande professionalità, Stavolta se la gode, urlando sul palco "Valeria come hai fatto a  convincerli". E’ mancata la Cina, bene “La terra degli uomini rossi” di Bechis, Bene anche i cartoon giapponesi con “Ponyo” del maestro Miyazaki e “The Sky Crawlers” del maestro Mamoru Oshii. di Giovanna Votano

 

Al Lido, prestazione da Oscar di Charlize Theron

Lido - Charlize Theron, al suo secondo anno consecutivo alla Mostra, sforna una straordinaria prestazione d'attrice insieme a Kim Basinger. Le sfugge la Coppa Volpi che premia Dominique Blanc. Ma lei ripete il suo personale successo da diva, star, produttrice e attrice. Il film durissimo, sulla coscienza dell'America é piaciuto, ma anche in questo caso il Leone é andato a "The Wrestler", interpretato da un magnifico Mickey Rourke ritornato sulle platee internazionali del cinema. (servizio di Domenico Mariano, montatore Antonio Sagoleo, settembre 2008).

 

Pollice verso in Passerella

 

Lido - Tra flash di fotografi, tappeti rossi e fan in fila per un autografo la sessantacinquesima mostra del film di Venezia, pollice verso per Serena Grandi, che si è presentata in passerella con un abito in seta di organza; con trenta chili in meno avrebbe fatto la sua figura. Marta Marzotto si presenta con una giacca di paillettes colorata a quadri, d’accordo sull’estro, ma tutto ha un limite!. Eccessivo il look di Rosita Celentano che rompe i canoni dell’classico abito da diva e si presenta per la prima del film “Yuppy do” in uno stile che potremmo definire odalisca cosmopolita, un minimo di eleganza in questi casi è d’obbligo. Fischi meritati per il giovane attore emergente Federico Costantini figlio del regista Daniele Costantini, che arriva in conferenza stampa indossando una camicia bianca con striature militari blu, assolutamente volgari. dal Lido, Domenico Mariano

 

 

 

"Parada", una storia vera sui 'boskettari', i bambini sfruttati nei ghetti metropolitani

 

Lido - Presentato nella sezione Orizzonti del 65° Festival del Cinema di Venezia, “Pa-Ra-Da” è il primo lungometraggio diretto da Marco Pontecorvo. “Ho trovato questa storia per caso, leggendo un quotidiano e guardando un telegiornale”, ha detto il regista “era il 2001 e Miloud con i ragazzi di Parada facevano uno spettacolo in Italia”. E' una storia vera che racconta la straordinaria impresa del clown franco-algerino Miloud Oukili che, in Romania nel 1992 entra in contatto con la vita dei “boskettari”. i bambini-vagabondi che abitano i canali di Bucarest. Decide di dargli un’occasione di riscatto. "Parada" è il risultato delle fatiche del clown, un gruppo circense formato dai giovani boskettari romeni che con una nuova speranza nel cuore e un naso rosso in faccia, trovano la forza di abbandonare la miseria del loro passato. Il film affronta i problemi di queste giovani vittime della povertà, costretti a rubare nelle stazioni, a prostituirsi, a sfuggire alla mafia e al mercato clandestino degli organi, sniffando colla per anestetizzare il tutto e tirando pietre contro i treni per sfogare la rabbia. La testardaggine di Miloud e la volontà di cambiare questa situazione lo porteranno a dormire in fetidi sotterranei e a misurarsi con la diffidenza e la prepotenza della solitudine dei boskettari, fino ad insegnare loro il valore più grande: il rispetto, per se stessi e per gli altri. Miloud in conferenza stampa, dove non sono mancati i richiami al “problema rom” in Italia e alla legge per le impronte digitali agli immigrati, ha spiegato ancora che “Il film contribuisce attivamente alla causa della nostra associazione che si occupa del recupero di questi bambini”. E proprio i ragazzi di Miloud, sono stati i protagonisti e si sono cimentati in una breve esibizione che ha animato la passerella. dal Lido, Antonio Sagoleo

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