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Spettacoli

 

Alla 64sima Mostra vincono le tigri di Taiwan con "Lust Caution" di Ang Lee

Leone d'oro alla carriera a Tim Burton

Leone d'argento a Brian De Palma con "Redacted"

Tre maestri alla Mostra : Allen, Greenaway e Loach

Rec, paura nel condominio

 

Alla 64sima Mostra vincono le tigri di Taiwan, con "Lust Caution" di Ang Lee

 

Lido - La Mostra alle Tigri d'Oriente. Leone d'oro ad Ang Lee, il regista taiwanese vince con "Lust, caution". De Palma  Leone d’argento per "Redacted" . Leone speciale per l’insieme dell’opera a Mikhalkov per "12". Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile è andata a Cate Blanchett con “I’m not there”, miglior attore Brad Pitt con "The assassination of Jesse James". Leone speciale a Bernardo Bertolucci. Premio speciale della giuria a parimerito per “Le graine e le mulet” del tunisino Abdellatif Kechiche e “I’m not there” di Todd Haynes. Miglior fotografia a Rodrigo Prieto per “Lust Caution” di Ang Lee, miglior sceneggiatura a Paul Laverty per “It’s a free world” di Ken Loach. Miglior attore / attrice emergente a Hafsia Herzi, nel cast di “Le graine e le mulet“.Lee ha dedicato la sua vittoria a Ingmar Bergman, scomparso un mese fa. Il regista taiwanese aveva già vinto due anni fa con con “Brokeback Mountain”. Il film racconta la storia di Wang Jiazhi (Tang Wei), che lavora per il governo cinese che per sedurre un alto funzionario, il Signor Yee. Critichato per le scene di sesso e la censura in Cina e negli Stati Uniti il film è intenso e carico di atmosfere. Il  film messicano “La Zona di Rodrigo Pla“, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 64, ha vinto il Leone del Futuro, il premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Male gli italiani, che non hanno ricevuto nessun premio nonostante i tre film in concorso. Dal Lido, Giovanna Votano

 

Leone d'oro alla carriera a Tim Burton

Lido - Dopo David Lynch, é Tim Burton, il Leone d'oro alla carriera della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Per Marco Müller, che lo ha proposto per il Leone d'oro, "Tim Burton è un genio del cinema, il figlio più fantasioso della nuova età dell'arte. Possiede un talento unico nell'impregnare di profondità emotiva le storie che racconta. Sa costruire paesaggi onirici di altissima visionarietà senza mai perdere né integrità estetica, né la sua naturale vicinanza a personaggi fuori norma. Più insolentemente pop della maggior parte dei nuovi registi di oggi, e meno desideroso di approvazione della maggior parte dei vecchi maestri, non c'è regista americano di successo che possegga un senso del cinema più spietato ed estremo del suo". Il regista statunitense é uno degli autori più  visionari e innovativi, capace di affascinare qualsiasi pubblico. Tim Burton alla Mostra ha già presentato due suoi capolavori d'animazione, "The Nightmare Before Christmas" e "Corpse Bride". Dodici lungometraggi in 23 anni, comici, malinconici, gotici, eccentrici. Grandi successi di botteghino con "Batman", "Ed Wood", "Il mistero di Sleepy Hollow". E ora sl’adattamento cinematografico di "Sweeney Todd" di Stephen Sondheim, con Johnny Depp. dal Lido, Giovanna Votano

 

Leone d'argento a Brian De Palma con "Redacted"

 

Lido - Leone d’argento per "Redacted" di Brian de Palma. "Tra qualche giorno vado a Toronto per presentare questo film, per me é una cosa strana, In genere, vado ai festival per vedere i film. in genere  vado a Toronto per vedere i film. Un premio, come questo fa bene al film, aiuta, ma non si fanno i film per vincere i premi". Così De Palma ha ringraziato per il prestigioso Leone assegnatogli in Laguna. Film in alta definizione, girato come un servizio televisivo in presa diretta. Una inchiesta dura, diretta ambientato in Iraq. Cronaca che va oltre la docu-fiction, che segna l'esigenza di stare dentro la realtà, quella che sfugge ai media che tutti i giorni raccontano la storia e la vita quotidiana. Un bisogno di andare dentro la guerra e la violenza.  Ha cercato tra i blog, nel materiale video girato artigianalmente dagli stessi militari, per raccontare verità nascoste. Produzione indipendente, che permette a De Palma di tornare ad un cinema in cui mostra di sapersi muovere. Dal Lido, Francesco Macrì e Giovanna Votano

 

Tre maestri alla Mostra : Allen. Greenaway e Loach

 

Roma - Ecco il programma ufficiale dell'attesissima 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che si terrà al Lido di Venezia dal 29 agosto all'8 settembre 2007. La selezione ufficiale comprende le sezioni: in concorso, fuori concorso, Orizzonti, Corto Cortissimo. Tre gli italiani in concorso, Paolo Franchi con "Nessuna qualità agli eroi", Andrea Porporati con "Il dolce e l'amaro", e "L'ora di punta" di Vincenzo Marra. In concorso soprattutto Brian De Palma, con "Redacted", Peter Greenaway con "Nightwatching", Ken Loach con "In questo mondo libero", Nikita Mikhalkov con "12" ed Eric Rohmer con "Gli amori di Astrée e Céladon". Fuori Concorso attesissime anteprime : Woody Allen con "Cassandra's Dream", Claude Chabrol con "La fille coupée en deux" e Takeshi Kitano con "Glory to the filmmaker". E poi Leone d’Oro del 75° a Bernardo Bertolucci, il Leone d’Oro alla carriera a Tim Burton, gli eventi di Alexander Kluge e la retrospettiva dedicata al “western all’italiana”. Giorgia Rizzo

 

Rec, paura nel condominio

 

Lido - Eccolo, il cinema horror spagnolo, "Rec", proiettato in anteprima, in una sera di pioggia, dei registi Jaume Balagueró e Paco Plaza. Rec da registrazione, la storia di una giornalista televisiva Angela che deve documentare un intervento in diretta dei vigili del fuoco di Barcellona, per la registrazione di una puntata dello show intitolato "Mentre tu dormi". Parte una richiesta di soccorso da un palazzo; un’anziana signora urla dal suo appartamento e non vuole far entrare nessuno. La porta viene forzata dai pompieri, ma dentro si scopre una casa degli orrori. La metafora del condominio, del palazzo amico, dove si vive, a contatto con altri esseri umani che rappresentano il confronto e la frustrazione del quotidiano. Esseri umani che in qualche modo diventano zombie. L'azione quasi tutta in soggettiva è ripresa dal punto di vista della telecamera di Paco, l’operatore che segue Ángela nelle sue documentazioni notturne. Si ritrovano imprigionati nel palazzo piombato dall’esterno per evitare che una misteriosa infezione possa propagarsi in città. La tensione cresce nel finale, insostenibile, presenta ipotesi demoniache nello sconcertante sconquasso del quotidiano. dal Lido, Giovanna Votano

 

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