Roma
- In scena dal 18 al 30 gennaio, al Teatro
"Vascello", "Musicaromanzo" di e con Nada, testi
tratti dal suo romanzo "Il mio cuore umano" che
raccontala storia di infanzia e adolescenza nella
Toscana tra gli anni Cinquanta e Sessanta. E' la
storia di un mondo che non esiste più, dove il tempo, la
passione, la morte sono un canto narrativo. Lo
spettacolo tra brani cantati e lunghi monologhi racconta
in modo poetico "i percorsi di un essere umano".
Un timbro di voce da cantante popolare, che entra con il
suo quotidiano nel mondo dello spettatore. Una
voce ora grintosa e forte, ora flebile e delicata, di
forte suggestione. Regia di Alessandro Fabrizi, disegno
luci di Andrea Violato e musiche di Nada.di
Francesco Macrì
Roma
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Fino al 23 gennaio, al Teatro Italia a Roma,
poi a Napoli al Teatro delle Palme dal 4 al 6
febbraio. Arriva “Ti sposo, ma non troppo”,
spettacolo divertente diretto e interpretato da
Gabriele Pignotta- E dal teatro, il testo diventerà
anche un film per il cinema, prodotto da Marco
Belardi per la Lotus Production. Il lavoro tratto da
una storia vera, come dice Gabriele Pignotta. “si
tratta di una commedia sentimentale che racconta
l’amore ai tempi dei social network"- Pignotta
aggiunge, "é un tentando di ridere e sdrammatizzare
sui rapporti di coppia che nascono e muoiono sul
web”. La storia racconta una coppia in crisi in
vista del matrimonio, un single convinto che seduce
per mestiere, un cuore spezzato che sogna l'amore
eterno, entrano casualmente in contatto. Interpreti
: lo stesso Gabriele Pignotta, Fabio Avaro,
Cristiana Vaccaro, Ilaria De Luca. di Francesco Macrì
Roma
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In scena al Teatro Ghione dal 21 dicembre
2010 al 16 gennaio 2011, "Coppie
in multiproprietà", commedia scritta e diretta da Pino
Ammendola. i protagonisti Mauro e Beate (un macellaio ed una
ragazza russa) e Mino ed Elena (professori borghesi)
convivono in un residence, affidati alle cure di Carlos,
uno strano tuttofare convinto che i quattro siano degli
scambisti. Interpretato da Pino Ammendola, Patrizia
Pezza, Paolo Buglioni, Annalisa Favetti e Giorgio Gobbi. Vittime di una
truffa le due coppie si ritrovano a convivere in un
residence il cui personale è composto solo da Carlos,
bizzarro personaggio tuttofare convinto che i quattro
pratichino lo scambio di coppia.
di Marianna Cereto e Francesco Macrì
Roma
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In scena al teatro Flavio dal 10 dicembre
2010 al 9 gennaio 2011, "La
vedova scaltra" di Carlo Goldoni. Una messa in scena
che recupera filologicamente le tecniche di
interpretazione del Settecento, secondo i canoni
della commedia dell'arte, inserendo elementi
popolareschi, dove gli attori non si presentavano
impomatati, ma con i volti del quotidiano. L'opera
gira intorno a Rosaura, la vedova scaltra, che cerca
marito e intorno a lei, quattro uomini, tre nobili e
un servo (Arlecchino) e due donne, la sua serva e la
sorella. Il tutto per la regia di Franco Venturini
che interpreta anche Arlecchino. Gli altri
interpreti sono (Rosaura) Federica De Vita,
(Marionette, la serva della vedova) Bianca Maria
Merluzzi; (Eleonora, la sorella della vedova) Ciara
Conti, (don Alvaro Di Castiglia) Maurizio Venturini
e (milord Runebif) Giulio Vircillo.
di Francesco Macrì
Roma
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Questa settimana la nostra rubrica di
teatro "Il Cartellone", presenta un film cult
"La versione di Barney", tratto dall'omonimo romanzo di
Mordecai Richler, un best seller americano. Un film che
fa i conti con l'Immaginario americano. E' la storia
divertente di Barney Panofsky, un uomo medio americano
che ha una vita fuori dal comune. Il racconto
autobiografico copre in effetti la Storia di due
Continenti in ben quaranta anni. E' un viaggio all'interno
dell'emotività di un improbabile eroe. Nel frattempo, Barney si sposa tre volte, ha un padre stravagante e
frequenta un amico alquanto dissoluto.
"Barney's Version" ripercorre il viaggio
verso il cuore dell'identità di un uomo descrivendo
manie e sofferenze.
Per il regista, "In molti film di oggi il
protagonista affronta un unico momento decisivo che
rivela il suo carattere. Un film che ricompone
l'identità di una persona attraverso i frammenti sparsi
nel tempo, rappresentati a volte dalle sue scelte altre
dal Caso. di Francesco Macrì.
Roma - In concerto
alla casa del Jazz, gli Ashram e le Corde Oblique. Gli
Ashram sono una band tra ambient e darkwave neoclassica.
di cui sono i maggiori esponenti con gli Ataraxia,
capace di ammaliare con incroci sonori non omologabili,
dove il pianoforte e il violino volano davvero alti.
Alcune loro composizioni sono davvero dei capolavori,
purtroppo poco conosciuti, come "Maria and the violin's
string". Hanno suonato : Edo Notarloberti(violino)
Sergio Panarella (voce e chitarra) Luigi Rubino
(pianoforte). Poi le Corde Obliquecon Riccardo Principe,
band leader, compositore di musiche e scrittore dei
testi. Pe rloro non c'è bisogno di alzare il volume
quando il suono è quello delle idee sostenute dalle
emozioni. Il retaggio classico è evidente, come anche
quello della scena post new wave britannica ed europea
continentale, ma l'idea Corde Oblique ha un sapore tutto
suo, che va oltre il senso del gusto musicale. In loro
si fonde la musica classica, il folk, il gotico, i Dead
Can Dance ma tutto alla fine è metabolizzato in un suono
unico, quello delle Corde Oblique. di Francesco
Macrì
Roma
- Al Teatro allo Scalo, nello storico
quartiere Università di San Lorenzo fino al 16 gennaio va in scena
l'improvvisazione, tre spettacoli diversi e più
di quaranta attori, per riscoprire la comicità all'improvviso. Abbiamo
visto per voi, "Off the cuff, nessuna
regola, nessun copione", che torna dopo l'estate. Quattro attori, un
presentatore e soprattutto il pubblico- Quindi uno spettacolo ad alta
inter-azione tra le parti. Battute veloci sul quotidiano e su suoi
aspetti da villaggio globale. E poi la sfida tra i quattro attori, ogni
sera viene premiato il migliore della serata. di Francesco Macrì
Roma -
Al Teatro La Cometa, si ride con "Banda (Dis)armata",
scritta da Adriano Bennicelli, per la regia di Roberto Marafante.
Interpreti : Michele La Ginestra, Ettore Bassi, Sergio Zecca. E' una
commedia che vede come protagonisti tre uomini: un non vedente,
(professore d’inglese), un non ambulante ( cura la manutenzione degli
strumenti musicali del Quirinale) e un non pensante (cerca lavoro da
anni, ha fatto tanti colloqui e inutili corsi di ogni genere). I tre si
uniscono e danno vita ad un banda armata, ma solo di strumenti musicali
e tentano un’insurrezione disarmata e disarmante. di Francesco Macrì
Roma - “Nell’anno del Signore” di Luigi Magni, va in scena al Teatro
dell’Angelo, per la regia di Antonello Avallone dal 26 dicembre al 30
gennaio. L’opera è un adattamento teatrale dell’ omonimo film di Luigi
Magni, ambientato all’ombra della statua di Pasquino, che ancora si
trova nei pressi di piazza Navona, che traccia con sarcasmo avvenimenti
di una Roma prerisorgimentale. L’anno in cui è stata ambientata l’opera
è il 1825. Un po’ la voce critica dei poteri ufficiali di Roma. Tuttora
sotto la sua statua si trovano motti, lettere e messaggi di critica e
censura ai poteri costituiti. Il testo é interpretato da Antonello
Avallone, Sergio Fiorentini e Maria Cristina Fioretti. di Francesco
Macrì
Roma - In scena al Teatro Sala Uno dall' 8 al 30 gennaio 2011,
l'"Edipo Re" di Sofocle, per la traduzione e regia di Alessandro Vantini.Una messa in scena che vuole mettere in risalto
l'aspetto rituale, più di quello teatrale della tragedia, mette in
relazione la vicenda individuale di Edipo con il suo significato
mitico e religioso. Fondamentali nella messa in scena, la musica e il
ritmo. Un musicista accompagna molti canti del coro con gli attori
impegnati anche nelle coreografie composte da movimenti ritmci..Le
musiche composte da Tito Rinesi, eseguite dal vivo da Carlo Cossu e le
scene di Pino Genovese, aiuto regista, Giorgia Filanti e interpreti :
Patrizia Bellini (Giocasta), Achille D'Aniello (pastore di Laio)
Mirko Soldano (Creonte), Franco Heera Carola (Tiresia) e Marco Fumarola
(pastore di Corinto)..
Roma - Omaggio a Amalia Rodriguez, con un
concerto di fado, tenuto il 6 ottobre 2009 al Museo
degli strumenti musicali. L'omaggio ad Amalia
Rodriguez, la grande artista portoghese che ha
trasformato il fado, nella ricorrenza del centenario
della sua nascita.. Hanno suonato musiche del fado
di Lisbona e del fado di Coimbra, interpretate da
Carlo Giacobbe. Il concerto é stato organizzato da
due docenti universitari della Sapienza, Renata
Cusmai e Carlo Giacobbe.
di Francesco
Macrì
Roma - Il cinema italiano festeggia i Centocinquanta
dell'Unità d'Italia con un film di Martone, "Noi credevamo", una saga
dei movimenti che portarono alla nascita del Regno d'Italia. Film che
propone una visuale nuova, che dà spazio alla conquista garibaldina del
Sud e a quanti dal Mezzogiorno contribuirono all'Indipendenza e
all'Unità. Ma anche un film che ha suscitato tante polemiche. In molti
hanno visto in Mazzini, uno dei Padri della Patria, la figura di un
bombarolo, una sorta di terrorista, che non poteva piacere a molti
storici e studiosi. Martone ha rinunciato in parte anche al suo stile,
per un'opera corale, che cerca di recuperare la ruralità del Paese e nel
contempo però mostra le città tentacolari animate da azioni
terroristiche, senza soffermarsi sulle discussioni ideologiche, sulla
speculazione filosofica e politica e sugli ideali di una generazione di
Patrioti. di Francesco Macrì
Roma - Michele Placido, il regista di
"Vallanzasca, gli angeli del male", non ci sta alle
critiche e alle polemiche provenienti soprattutto
dalle famiglie delle vittime di Vallanzasca, quando
con rapine, inseguimenti e evasioni insanguinava le
strade italiane. Placido non ci sta nemmeno quando
lo accusano di avere ceduto al fascino della faccia
d'angelo di un assassino che non é giustificabile
per la violenza e le morti che ha seminato nella sua
carriera criminale. Placido ha cercato di descrivere
il lato umano di un delinquente, probabilmente
innamorandosi un po' troppo di questa natura ribelle
e insoddisfatta, assolvendolo di reati e omicidi
inqualificabili.
di Francesco
Macrì
Torino - Presentato anche al recente Toronto Film Festival,
"Super" di James Gunn racconta le avventure di un uomo Frank (Rainn
Wilson) che abbandonato dalla moglie si trasforma e diventa Crimson Bolt.
La moglie (Liv Tyler) lo lascia per uno spacciatore di droga seduttore e
psicopatico (Kevin Bacon), E Frank comincia a girare con una tuta fatta
a mano, una chiave inglese e un’assistente un po’ folle, Boltie (Ellen
Page), Crimson Bolt si fa strada tra le vie infernali del crimine nella
speranza di salvare la moglie. Le regole sono quelle di un tempo: non si
molestano i bambini, non si sniffa, non si graffiano le automobili.
Il regsia ci ha detto, "senz’altro cito i fumetti di Alan Moore, i film
di Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Lukas Moodysson, gli intermezzi
comici e i cambi di tono di tanto cinema asiatico e, i film della
pop art degli anni ‘60 come “Non mandarmi fiori”. .di Francesco Macrì
Roma - Peter Greenaway, l'autore
cinematografico più interessante, originale e
visionario dopo essersi misurato con Shakespeare,
adesso insegue la vita di celebri quadri e pittori.
Di visione in visione, passando per fantastici suoni
e immagini de "La Tempesta", alla rilettura dei
sonetti del Bardo; alla sala Perla, si é accomodato
accanto allo schermo e ha tenuto una Lettura
teatrale e iconografica, nello stile dei silent movie. Un'esperienza straordinaria. Per
poi passare in conferenza stampa a parlare di
estetica del cinema in 2D e 3D e della gamma di
ricerca dentro la sensibilità che permettono le
nuove tecnologie digitali e visive.
di Francesco
Macrì
Barcellona - Nelle serate d'estate,ma anche quando fa un po'ì più
freddo, la ramblas offrono sempre uno spettacolo di gente di tutto il
mondo. Ma soprattutto spettacoli di flamengo, a metà a tra Cristianesimo
e musiche arabe. E il ritmo andaluso, regione a lungo contesa tra ritmi
in calare e forza di percussioni, passioni forti tra le lame di Toledo e
le mura di Siviglia. Adesso tutta la Spagna meridionale risente di
questi suoni astratti e concreti, dolci e forti, la metafora del
Quoditiano che tende sempre più verso il melting poot, l'integrazione di
anime, paure, ansie, dolori e emozioni. Ma ecco che succede una sera
d'estate ad entrare in un locale delle ramblas, tra la Casa della
Cultura e l'Opera, musiche sanguigne che travolgono. di Francesco Macrì
Roma - In scena al Teatro dell'Orologio dal 18 al 30 gennaio 2011,
le "Baccanti" di Euripide. L'allestimento della
tragedia spazia tra riferimenti alle fiabe
classiche, allegorie dei giorni nostri e costumi
realizzati in un'ottica della contemporaneità. La
messa in scena offre uno spettacolo di teatro
classico attualizzato, nel rispetto delle
tradizioni, ma con particolare interesse per nuovi
linguaggi
e per la ricerca drammaturgica. Gli interpreti sono
: Francesca Baragli, Valentina Baragli, Edoardo
Ciufoletti, Alessandro Epifani, Vania Lai, Beatrice
Loreti, Giancarlo Porcari. Regia di Erika Manni,
coreografie: Franceca Baragli, scene: Giulia
Ciucciovino, costumi: Mariella D'Amico, Venuska
Nanni. di Francesco
Macrì
Roma - In scena al Teatro Parioli da 12 al 30 gennaio 2011. Il
musical, ispirato all’omonima leggenda popolare siciliana del secolo
Seicento, nasce nel 1980 prodotto dal teatro stabile di Catania. La
baronessa, esiliata da Palermo per volontà del padre si invaghisce di un
suo cugino, Ludovico Vernagallo. La loro storia segreta va avanti fino a
quando il padre, venutone a conoscenza grazie ad un frate, decide di
fare giustizia. Precipitata all’inferno donna Laura viene raggiunta
dall’amante. Il musical si sviluppa tra balli e canti che ricordano la
musica popolare siciliana. Ritmi sostenuti si alternano ad espressioni
dolci e quasi liriche, il tutto incorniciato in un bella scenografia dai
colori molto caldi. Regia di Angelo Tosto, interpreti : Annalisa
Cucchiara (Donna Laura Lanza, baronessa di Carini) e Luca Notari:
(Ludovico Vernagallo, amante della baronessa). di Francesco Macrì
Roma
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In scena al teatro de Servi, "Disposte a
tutto". Una commedia brillante come satira di
costume della televisione italiana, anzi di alcuen
trasmissioni televisive. Tic, manie dei personaggi
si incontrano tra la vita reale e i ritmi di una
redazione di un programma televisivo, tra camerini e
diretta. Parti che si invertono tra le due
protagoniste e gag comiche. Alla fine come in una
sorta di teatro terapia, all'interno della
trasmissione si sciolgono dubbi della vita reale. Un
incontro casuale, una commedia degli equivoci che
invece alla fine chiarisce caratteri dei personaggi
e focalizza storie e incomprensioni fino a
quel punto sottaciute, o pensate come inevitabili,
tra amori, amanti, tradimenti e separazioni. di Francesco Macrì